29.03.2020

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"Quando l'emergenza sarร  passata i paesi si troveranno dunque di fronte a un bivio: "Potranno rilanciare l'economia attraverso piani giร  pronti, forse obsoleti da un punto di vista delle prioritร  ambientali. Oppure potranno cogliere l'opportunitร  per accelerare la transizione energetica"

Sono bastate alcune settimane di blocco per riscoprire l'aria. La scienza dice anche che l'aria inquinata rende le societร  urbane piรน vulnerabili alle infezioni.
Questo momento di apertura verso la scienza, a cui chiediamo di risolvere il problema della pandemia il prima possibile, puรฒ essere un'opportunitร  per riflettere su come continuare ad affrontare l'emergenza climatica, che non sarร  passata dopo l'emergenza Covid-19. D'altronde, il riscaldamento climatico รจ una sorta di pandemia al rallentatore.
Pur non essendoci nulla di buono nella emergenza attuale, questo mutamento repentino puรฒ mostrarci qualcosa sull'efficacia di azioni collettive per risolvere un problema globale, come una pandemia.

"Le emissioni di CO2 sono di sicuro calate, ma i conteggi sui gas serra sono complicati. E' una situazione nuova che ci riguarda da pochi mesi, in alcune regioni da settimane, e per ora non รจ possibile rispondere con precisione", spiega Serena Giacomin, climatologa e presidente dell'Italian Climate Network. Secondo l'organizzazione Carbon Brief sono bastate poche settimane di blocco delle attivitร  in Cina per ridurre le emissioni del 25 per cento, mentre il consumo di carbone nelle centrali elettriche รจ diminuito del 36 per cento.
"Il riscaldamento globale perรฒ non si puรฒ risolvere con poche settimane di chiusura dei servizi pubblici e delle industrie. L'anidride carbonica ha una permanenza in atmosfera di cento e piรน anni e quindi continueremo a scontare una storia di emissioni passate", dice.

"Altro discorso รจ quello sugli inquinanti che stratificano nella parte bassa della atmosfera, come i PM2.5, i PM10, e soprattutto i cosiddetti NOx (ossidi di azoto), o i black carbon, un particolato molto tossico generato anche dall'usura di pneumatici e asfalto. Tutti questi, anche se in modo diverso per motivi meteorologici e di conformazione del territorio, sono certamente diminuiti", dice ancora Giacomin.

"Dovremmo allontanarci dalla prospettiva comune in cui il clima ha un impatto sull'ambiente naturale e basta. Ha anche ricadute economiche e sanitarie. Dobbiamo far capire che affrontare e trovare soluzioni per l'emergenza climatica vuol dire trovare soluzioni per la nostra stessa salute", dice Giacomin. La scienza su questo รจ chiara.

"Quando l'emergenza sarร  passata i paesi si troveranno dunque di fronte a un bivio: "Potranno rilanciare l'economia attraverso piani giร  pronti, forse obsoleti da un punto di vista delle prioritร  ambientali. Oppure potranno cogliere l'opportunitร  per accelerare la transizione energetica."

Vittorio Piccoli- Blog scientifico
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