Epidemia Sars-Cov-2

24.03.2020

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I risultati degli studi mostrerebbero alcune caratteristiche microscopiche che facilitano il legame della particella virale con la membrana cellulare dell'ospite.

Alcune analisi genetiche e strutturali hanno identificato una caratteristica chiave del virus - una proteina sulla sua superficie - che potrebbe spiegare perchรฉ infetta le cellule umane cosรฌ facilmente.
Per infettare una cellula, i coronavirus utilizzano una proteina chiamata spicola che si lega alla membrana cellulare, in un processo che viene attivato da specifici enzimi cellulari. Le analisi genomiche del nuovo coronavirus hanno rivelato che la sua spicola รจ diversa da quelle dei suoi parenti stretti e suggeriscono che sulla proteina ci sia un sito che viene attivato da un enzima della cellula ospite chiamato furina.
Il dato รจ significativo perchรฉ la furina si trova in molti tessuti umani, compresi i polmoni, il fegato e l'intestino tenue, il che implica che il virus รจ in grado di attaccare piรน organi.
Il sito di attivazione della furina "configura il virus in modo molto diverso dalla SARS in termini di ingresso nelle cellule, e probabilmente influisce sulla stabilitร  del virus e quindi sulla sua trasmissione", dice Gary Whittaker, virologo della Cornell University di Ithaca, New York.

L'ipotesi furina non convince perรฒ del tutto la comunitร  scientifica. Alcuni virologi ricordano che finora il SARS-CoV-2 ha avuto un comportamento cosรฌ imprevedibile, che servono analisi piรน approfondite per confermare questa teoria.


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In Giappone si stima che ad oggi ci siano molte meno vittime e anche persone contagiate.
Il medicinale di cui si parla si chiama Favipiravir ma tra i non addetti รจ meglio noto con il nome di Avigan. Si tratta di un farmaco antivirale sviluppato nel 2014 dal gruppo giapponese Fujifilm Toyama Chemical (una consociata di Fujifilm) e che in questi giorni, a quanto pare, si sta rivelando una manna dal cielo per curare i pazienti affetti da Covid-19.
Secondo Zhang Xinmin, direttore del Centro nazionale cinese per lo sviluppo della biotecnologia (un'ala del ministero delle Scienze cinese), il farmaco in questione sembra avere "un livello elevato di sicurezza ed รจ chiaramente efficace nel trattamento". Secondo l'esperto, chi lo ha utilizzato avrebbe "negativizzato il virus in quattro giorni".

Le precisazioni dell'Agenzia italiana del farmaco :
"Il medicinale non รจ autorizzato nรฉ in Europa, nรฉ negli Usa. Ad oggi, non esistono studi clinici pubblicati relativi all'efficacia e alla sicurezza del farmaco nel trattamento della malattia da Covid-19. Sono unicamente noti dati preliminari di un piccolo studio non randomizzato, condotto in pazienti con Covid-19 non grave con non piรน di 7 giorni di insorgenza, in cui il medicinale favipiravir รจ stato confrontato all'antivirale lopinavir/ritonavir (anch'esso non autorizzato per il trattamento della malattia Covid-19), in aggiunta, in entrambi i casi, a interferone alfa-1b per via aerosol. Sebbene i dati disponibili sembrino suggerire una potenziale attivitร  di favipiravir, in particolare per quanto riguarda la velocitร  di scomparsa del virus dal sangue e su alcuni aspetti radiologici, mancano dati sulla reale efficacia nell'uso clinico e sulla evoluzione della malattia."
"Per poter assicurare tempestivamente le migliori opzioni terapeutiche per il COVID-19 sulla base di solidi dati scientifici, la Commissione si esprimerร  in modo piรน approfondito rispetto alle evidenze disponibili per il medicinale".
Proprio in queste ore, arriva dal Veneto l'annuncio di una sperimentazione su Avigan anche in Italia.

Lo studio condotto in Cina
Dalle varie informazioni che circolano, si apprende che giร  in passato, in sperimentazioni condotte su animali, il Favipiravir aveva dimostrato efficacia contro i virus influenzali, il virus del Nilo occidentale, il virus della febbre gialla, il virus afta epizootica e altri flavivirus, arenavirus, bunyavirus e alphavirus. รˆ stata dimostrata l'efficacia anche contro gli enterovirus e il virus della febbre della Rift Valley.
A quanto si apprende, la Cina sta ora conducendo dei trial medici con 340 pazienti coinvolti e i risultati sarebbero "incoraggianti".
Le condizioni polmonari dei pazienti affetti da Coronavirus, infatti, sarebbero migliorate nel 91% dei casi dopo aver assunto Avigan. Stando alle ultime informazioni diffuse, inoltre, pare che ora il farmaco verrร  prodotto in Cina con licenza giapponese.

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Ignaz Semmelweis nacque a Buda (oggi Budapest), in Ungheria, nel 1818. Le sue scoperte gli valsero il soprannome di "salvatore di madri"
Nell'aprile del 1847, aveva scoperto che la febbre puerperale, una malattia della quale allora si ignoravano sia la causa che la cura e che in media uccideva fino anche al 40% delle donne che partorivano in ospedale non era provocata, come alcuni ritenevano, da uno squilibrio negli "umori" del corpo umano. Secondo Semmelweis era un'infezione della stessa natura di quella che uccideva i chirurghi che si ferivano accidentalmente nel corso di esami su cadaveri o durante interventi su pazienti infetti. Non che avesse scoperto (e neppure sospettato) l'esistenza di organismi microscopici responsabili dell'infezione. Semplicemente, aveva notato che se il professore o gli studenti che visitavano una partoriente provenivano da una sala operatoria dove avevano compiuto un'autopsia (senza alcuna protezione, lavaggio o disinfezione), o avevano prima visitato una donna infetta, trasmettevano alla malcapitata paziente una malattia mortale. La causa della febbre puerperale era insomma il medico stesso, che trasportava da un malato all'altro qualcosa che rimaneva attaccato alle sue mani e che provocava la malattia.
L'ostetricia a Vienna era infatti costituita da due padiglioni: nel primo lavoravano i medici e gli studenti, nel secondo le ostetriche. Ma, stranamente, nel secondo, la percentuale di morti per febbre puerperale era molto piรน bassa. Le ostetriche, a differenza di medici e studenti, non facevano autopsie. E dunque non infettavano le partorienti.
Dalla metร  di maggio 1847 il giovane medico propose allora di usare una soluzione di cloro per disinfettare le mani di studenti e professori. La proposta era tanto semplice da apparire banale: purtroppo la comunitร  dei ginecologi la ritenne non solo banale ma anche inutile! Eppure Semmelweis in un solo anno riuscรฌ a ridurre le morti del 90%.

Delle sue ricerche Semmelweis aveva costantemente informato eminenti personalitร  della medicina in modo da far conoscere al mondo scientifico la scoperta. Ma tutti gli sforzi risultarono inutili: i piรน grandi ginecologi dell'epoca considerarono l'ipotesi di Semmelweis alla stregua di un vaneggiamento. L'ostilitร  fu tale che venne persino allontanato dalla clinica dove aveva sperimentato la correttezza della sua intuizione.

Disperato, dopo 13 anni di ostracismo, Semmelweis cominciรฒ a scrivere lettere aperte a singoli medici e ad accademie, e alla fine ricorse persino ai volantini. I toni delle lettere indirizzate ai suoi oppositori erano nello stesso tempo profetici e minacciosi: dava a tutti dell'assassino. Fu tutto inutile, e il tono polemico e aggressivo delle missive contribuรฌ alla sua emarginazione. Amareggiato anche da sfortunate vicende familiari, finรฌ per perdere la ragione e morรฌ nel 1865 di infezioni riportate a causa delle ferite procurate dal personale del manicomio in cui si era recluso volontariamente. Solo pochi anni dopo, quando Pasteur fondรฒ la batteriologia, fu finalmente possibile riconoscere che era stato un geniale precorritore.


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"La possibilitร  che il coronavirus si trasmetta attraverso gli oggetti, compresi i cibi confezionati , รจ una possibilitร  che non possiamo escludere ma che รจ altamente improbabile".
Queste le parole del presidente dell'ISS Silvio Brusaferro.
<< Il fatto che il virus possa resistere cosรฌ a lungo sulle superifici>> ha spiegato il virologo Roberto Burioni, ยซsignifica solo che c'รจ il virus, perchรฉ dati sulla trasmissibilitร  attraverso il contatto con una superficie contaminata non sono disponibili per il coronavirus.

La ricerca scientifica fornisce i primi veri dati riguardanti la sua persistenza sulle superfici: fino a 4 ore sul rame, fino a 24 ore sul cartone e fino a 72 ore su plastica e acciaio. Lo ha verificato in laboratorio un gruppo di ricerca coordinato dai National Institutes of Health (Nih) americani con la partecipazione dell'Universitร  di Princeton e dell'Universitร  della California.
I ricercatori statunitensi lo hanno sottoposto a specifici test di laboratorio per valutarne la resistenza nel tempo su diverse superfici (cosa diversa dalla trasmissibilitร  per contatto). Hanno cosรฌ scoperto che il virus resta attivo fino a 4 ore sul rame e fino a 24 ore sul cartone. La sua vitalitร  si prolunga addirittura fino a 72 ore su plastica (polipropilene) e acciaio inox, materiali che perรฒ fortunatamente sono piรน facili da pulire e disinfettare.L'arco temporale varia a seconda delle caratteristiche del tipo di superficie: quelle meno porose come la plastica e l'acciaio sono le peggiori perchรฉ assorbono meno facilmente le goccioline, preservando il virus attivo
Ma anche le diverse condizioni ambientali possono incidere: la quantitร  di areazione dei locali e l'umiditร , per esempio.
Perรฒ, secondo gli autori dello studio, questa "vitalitร " non spiega l'enorme diffusione del nuovo coronavirus, rispetto al "cugino" che ha causato l'epidemia di Sars nel 2003. Risultati simili erano infatti stati ottenuti anche allora.

In particolare,per disinfettare le superfci si consiglia di pulire le superfici utilizzando:
--disinfettanti contenenti alcol al 75%;
--disinfettanti a base di cloro all'1%, come la candeggina.
--Il sistema piรน valido per ridurre il rischio di contagio rimane comunque il lavaggio delle mani, spesso e bene, con acqua e sapone e per almeno 20 secondi.
--In ogni caso, soprattutto se non รจ possibile lavarsi le mani e ci si trova fuori casa - ad esempio al supermercato - รจ importante evitare di toccarsi la faccia con le mani, tenendole quindi lontane da naso, occhi e bocca.

Dopo aver valutato la resistenza di SarsCoV2 sulle superfici, i ricercatori americani si sono spinti ancora oltre: hanno spruzzato il virus sotto forma di aerosol in un ambiente chiuso, verificando che puรฒ restare sospeso nell'aria fino a 3 ore. Lo studio รจ stato condotto in condizioni controllate in laboratorio che non rispecchiano quelle presenti nel mondo reale, per cui i ricercatori avvertono che questi risultati non dimostrano che sia possibile prendere il virus semplicemente respirando in un ambiente dove รจ stata un'altra persona infetta. L'aerosol, tra l'altro, รจ formato da particelle ben piรน piccole e leggere che restano in aria piรน a lungo rispetto al famoso 'droplet' prodotto da tosse e starnuti, che invece precipita piรน velocemente. Anche un recente studio cinese comparso su bioRxiv e condotto a Wuhan ha provato a verificare la presenza del virus nell'aerosol di ospedali e zone limitrofe, scoprendo che ad esempio l'aria nelle terapie intensive รจ sostanzialmente pulita, mentre concentrazioni rilevanti del virus si trovano in alcune aree come lo spogliatoio dove i medici si tolgono i dispositivi di protezione.
La capacitร  del nuovo coronavirus di resistere nel tempo all'esterno degli organismi รจ ancora in fase di studio.


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Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti: in attesa del vaccino contro il coronavirus, che nella migliore delle ipotesi arriverร  tra diversi mesi, isolamento e distanziamento sociale sono l'unica vera arma oggi disponibile per combattere la diffusione del Covid-19.
Lo confermano la Cina, che ha bloccato oltre 40 milioni di persone all'interno della provincia di Wuhan da metร  gennaio e oggi registra poche decine di contagi al giorno, cosรฌ come la zona rossa del lodigiano che sembra aver azzerato, proprio grazie all'isolamento, i nuovi contagi da coronavirus.
Ma che chiudersi in casa e ridurre al minimo i contatti funzioni, lo avevano scoperto piรน di un secolo fa anche i medici americani alle prese con l'influenza spagnola.
Nel 1918 i vertici dell'esercito, incuranti dei casi di contagio che si erano verificati tra i soldati in partenza per la I Guerra Mondiale, organizzarono una grande sfilata per le strade di Philadelphia. Migliaia di persone si ammassarono nel centro della cittร  per salutare i giovani diretti al fronte.
Le conseguenze dell'evento furono devastanti: nel giro di 3 giorni i 31 ospedali della cittร  erano pieni di cittadini che avevano contratto la spagnola e stavano morendo.
Dopo una settimana il virus aveva fatto oltre 4.500 vittime solo a Philadelphia, e nel giro di pochi mesi ne avrebbe fatte oltre 100 milioni in tutto il mondo. Il consiglio comunale ordinรฒ la chiusura della cittร  e confinรฒ gli abitanti all'interno delle loro case, ma ormai era tardi...
Diverso fu invece l'atteggiamento della cittร  di St.Louis, distante piรน di 1.000 km da Philadelphia. Appena identificati i primi casi di spagnola, le autoritร  sanitarie bloccarono la cittร , imponendo un severissimo isolamento. Chiese, biblioteche, ristoranti e locali pubblici vennero immediatamente chiusi, cosรฌ come le carrozze per il trasporto pubblico, che vennero fermate.
La strategia funzionรฒ: in totale la cittร  di St.Louis registrรฒ una mortalitร  tra la popolazione che era circa la metร  rispetto a quella di Philadelphia, anche se l'epidemia durรฒ piรน a lungo.
Oltre che ridurre il numero complessivo di morti, il distanziamento sociale alleggerรฌ il carico di malati sul sistema sanitario distribuendolo su un periodo piรน lungo e permettendo cosรฌ ai medici di offrire cure migliori.
Uno studio sull'influenza spagnola pubblicato nel 2007 su Proceedings of the National Academy of Sciences mostra in maniera evidente come l'isolamento sociale imposto a St.Louis abbia appiattito la curva dei contagi, riducendo in maniera sensibile il tasso di mortalitร .
I dati storici ci dicono che le misure distanziamento sociale sono efficaci se vengono introdotte quando meno dell'1% della popolazione ha contratto il virus. Ma devono essere tanto piรน rigide quanto piรน resta ignoto il numero delle persone infette.
Nel caso del Covid-19 per esempio, la Corea del Sud ha scelto di introdurre misure meno rigide, ma ha investito cifre e sforzi considerevoli per fare i tamponi ai cittadini in maniera estensiva, cosรฌ da isolare solo le persone realmente malate. Anche gli asintomatici, che possono comunque infettare i piรน deboli e i piรน anziani.


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Potrebbe essere stata trovata un'arma capace di bloccare il 'motore' del virus: si chiama 13b ed รจ una molecola che lega e inibisce l'enzima proteasi usato dal coronavirus per replicarsi nelle cellule infettate. Questo รจ considerato il bersaglio principale per colpire il virus come indica lo studio pubblicato su Science da un gruppo internazionale guidato dall'Universitร  di Lubecca, in Germania.
Testata in provetta su cellule di polmone umano colpite da coronavirus, la molecola 13b รจ subito entrata in azione. Sperimentata sui topi, ha dimostrato di non essere tossica e di poter essere somministrata per via inalatoria, depositandosi dopo 24 ore nei polmoni, che sono gli organi piรน colpiti dall'infezione. "Ora il nostro inibitore deve essere trasformato in un farmaco: per farlo avremo bisogno del supporto di un'azienda farmaceutica, per avere le risorse per finanziare la sperimentazione clinica", afferma il coordinatore dello studio Rolf Hilgenfeld, fiducioso di poter ottenere il supporto del consorzio di aziende ed enti di ricerca messi insieme dalla Commissione europea per affrontare l'emergenza. "Di sicuro - precisa l'esperto - ci vorranno anni prima che il nostro inibitore diventi un farmaco anti-coronavirus. Se tutto andrร  bene, il prodotto non sarร  comunque disponibile per questa epidemia".
Lo sforzo fatto finora con la molecola 13b rappresenta in ogni caso un'importante prova di principio: ora diventa piรน facile disegnare nuovi farmaci contro Covid-19, perchรฉ finalmente si conosce la struttura 3D della sua proteasi, considerata il principale bersaglio da colpire.

https://science.sciencemag.org/.../early/2020/03/19/science.a...


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Il farmaco agisce andando a bloccare il recettore della citochina interleuchina-6, impedendole di produrre i suoi effetti.

Sebbene il farmaco non sia indicato per la cura del nuovo coronavirus, รจ stato utilizzato in Cina su qualche decina di pazienti e, date le risposte positive, lo si sta somministrando anche in Italia.

Come agisce il farmaco a livello tecnico?
Il farmaco agisce andando a bloccare il recettore della citochina interleuchina-6 che si trova sulla superficie delle cellule, impedendole di fare i suoi effetti.
Le citochine sono sostanze che vengono prodotte in risposta ad un'infezione producendo un processo infiammatorio (attivazione di macrofagi,linfociti ed altre citochine). Nei pazienti affetti da forme gravi di Covid-19 รจ stato evidenziato proprio un eccesso di interleuchina-6 che porta alla "Sindrome del rilascio di citochine" con aumento delle complicazioni mediche.
Esiste un equilibrio del sistema immunitario, dove รจ fondamentale che le citochine(tra cui l'interleuchina-6) siano in quantitร  equilibrata. Avere determinate citochine in eccesso puรฒ causare malattie autoimmuni, averne di meno puรฒ crearne una carenza e generare suscettibilitร  a malattie infettive. รˆ quello che accade con l'artrite reumatoide, a cui il tocilizumab รจ destinato. E lo stesso avviene con i casi piรน severi del nuovo coronavirus.
in effetti, in ogni situazione in cui si osservi una tempesta di citochine in corso il Tolicizumab puรฒ rivelarsi un valido sostegno terapeutico.
Situazione che in effetti pare si verifichi anche nei casi piรน gravi di infezione da Coronavirus, in diversi casi di infezione da Covid-19 la causa del decesso non sembra legata al Coronavirus "di per sรฉ", ma piรน probabilmente alla "disregolazione" del sistema immunitario che si verifica nel paziente a livello polmonare, specie se รจ un soggetto in etร  avanzata. Siamo quindi di fronte non ad un farmaco che impedisce la replicazione del Covid-19, ma che potrebbe alleviare una delle conseguenze piรน pericolose di un'infezione grave da Coronavirus.

Due pazienti trattati a Napoli con il Tocilizumab sono stati estubati oggi. Al primo era stato somministrato il farmaco il 7 marzo, al secondo il 10 marzo. Erano entrambi in rianimazione in prognosi riservata.
In tutto sono 20 i pazienti trattati al Cotugno di Napoli con il Tocilizumab e i due che oggi sono stati estubati erano tra i primi su cui era iniziato il trattamento.


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Uno studio rivela l'analisi del genoma del Sars-Cov-2, svelando l'origine naturale.

Il nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) sarebbe il risultato dell'evoluzione naturale di altri virus della stessa 'famiglia' e non un prodotto di laboratorio o di ingegneria genetica (cioรจ non fatto dall'uomo manipolando geni virali), come insinuato piรน volte dall'inizio dell'epidemia. Lo suggerisce uno studio sui genomi del Sars-CoV-2 e virus affini pubblicato sulla rivista Nature Medicine.

"Confrontando i dati genetici ad oggi disponibili per diversi tipi di coronavirus, possiamo risolutamente determinare che il Sars-CoV-2 si รจ originato attraverso processi naturali" - afferma Kristian Andersen, dello Scripps Research Institute di La Jolla che ha condotto il lavoro.
Gli esperti hanno in particolare confrontato il gene per una proteina chiave nel processo infettivo, una proteina dell'involucro esterno del virus (chiamata 'spike', da punta o spina) che gli serve per attaccarsi, entrare e infettare le cellule umane. Spike รจ dotata di un 'uncino molecolare' (chiamato porzione RBD) con cui il virus si lega alle cellule umane incastrandosi alla molecola 'Ace2', (recettore importante nella regolazione della pressione del sangue). Il legame tra Rbd e Ace2 รจ essenziale per iniziare l'infezione. Inoltre spike ha anche una 'forbice molecolare' che aiuta il virus a penetrare nella cellula umana. Il legame tra Rbd e Ace2 รจ talmente perfetto (Rbd si incastra a perfezione con Ace2 come una chiave con la sua serratura o due pezzi di un puzzle), spiegano, che non puรฒ essere altro che il risultato della selezione naturale e non il prodotto dell'ingegneria genetica.
Questa e altre "caratteristiche del virus, la sequenza genetica di Rbd e la 'spina dorsale' del virus - conclude Andersen - ci portano a scartare l'ipotesi della manipolazione di laboratorio come possibile origine del Sars-CoV-2".


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Il "guru" delle diete fornisce in tv una serie di improbabili rimedi, consiglia l'uso dei "suoi integratori" e definisce "arretrate" le giuste misure suggerite, come lavare le mani e stare lontani l'uno dall'altro.
Mentre l'emergenza coronavirus costringe il mondo a una difficile lotta per cercare di arginare il contagio, in televisione il "guru" delle diete Adriano Panzironi suggerisce una serie di misure improbabili per contrastare il coronavirus. No a una dieta ricca di carboidrati, sรฌ al consumo di integratori sponsorizzati sul canale. L'Autoritร  per le Comunicazioni (AgCom) ha per questo avviato un "procedimento sanzionatorio" nei confronti della trasmissione del giornalista, che titolava "Quello che non vi hanno detto sul Covid-19".
Il signor Panzironi ha inoltre dedicato parte della programmazione a 'quello che non ti hanno detto del coronavirus', arrivando a suggerire l'utilizzo di vitamina C e D - prodotti commercializzati da LIFE120 e pubblicizzati nel corso delle trasmissioni - per prevenire l'infezione".
Sempre nel corso del programma, Panzironi definiva "arretrate" le giuste misure suggerite, come lavare le mani e stare lontani l'uno dall'altro.


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Un team di scienziati della della Mayo Clinic ha spiegato il meccanismo che viene attivato nel caso in cui un virus penetri nel corpo ed ha fatto luce su come le cellule del corpo si proteggono dai virus.
I ricercatori hanno identificato una proteina che รจ nota per aiutare le cellule a difendersi dalle infezioni e puรฒ anche regolare la forma e la funzione dei mitocondri. Chiamate proteine โ€‹โ€‹resistenti al mixovirus (Mx), queste proteine โ€‹โ€‹sono prodotte in risposta all'interferone e regolano il passaggio dall'interno all'esterno della cellula. I ricercatori hanno scoperto che MxB che svolge un ruolo fondamentale nella forma e nella funzione dei mitocondri.
Le proteine giocano un ruolo importante anche nella risposta immunitaria contro il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) e il virus dell'herpes e sono essenziali per il supporto mitocondriale.

Cosa succede durante un'infezione virale?
I virus sono patogeni che possono causare malattie, che vanno dalle malattie lievi a quelle gravi, come l'epidemia da coronavirus (COVID-19) che si sta verificando oggi. Un'infezione virale, si verifica quando un virus dannoso entra nel corpo e si replica. I virus non possono proliferare o replicarsi senza l'aiuto di un ospite, infettando altre cellule.
Quando c'รจ un'infezione virale, la cellula rilascia interferone e le cellule vicine aumentano la produzione di proteine โ€‹โ€‹Mx. Quando gli scienziati hanno studiato ulteriormente questo meccanismo, hanno scoperto che MxB รจ presente su e nei mitocondri ed รจ innescata in risposta a un'infezione. Hanno anche scoperto che le proteine โ€‹โ€‹sono vitali per l'integritร  mitocondriale.
Il mitocondrio รจ una parte vitale di ogni cellula del corpo. La membrana รจ dove si verificano reazioni chimiche. La funzione primaria dei mitocondri รจ la respirazione cellulare, che si verifica quando i nutrienti vengono assorbiti da esso nella cellula e vengono scomposti e convertiti in energia. Quando i mitocondri non funzionano correttamente, la cellula muore. Spesso chiamati โ€‹โ€‹"centrale elettrica", i mitocondri producono energia per il corretto funzionamento delle cellule. Gli autori dello studio hanno scoperto che durante un'infezione, le proteine โ€‹โ€‹MxB si condensano, si dissolvono e si riformano nel tempo.Se non ci sono proteine MxB attive, i mitocondri si deteriorano, incapaci di produrre energia.

I ricercatori hanno in programma di studiare ulteriormente come MxB รจ mirato e interiorizzato dai mitocondri. Inoltre, vogliono sapere come la proteina influenza drastici cambiamenti nella forma e nella biologia dell'organello cellulare.



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I primi due pazienti cinesi ricoverati a Roma, un uomo di 67 anni e una donna di 65, erano in forma e in salute. Seguivano soltanto una terapia orale per tenere a bada l'ipertensione.
Dopo aver riscontrato problemi respiratori e febbre, la coppia รจ stata sottoposta a test di laboratorio che hanno confermato l'infezione con il virus SARS-COV-2. Entrambi i pazienti hanno continuato ad aggravarsi fino a sviluppare la sindrome da distress respiratorio dell'adulto (ARDS). Ci sono voluti solo quattro giorni per arrivare all'insufficienza respiratoria e due giorni dopo entrambi i pazienti respiravano solo grazie a un ventilatore. Le prime radiografie effettuate sui pazienti mostrano "opacitร  del vetro smerigliato".
In pratica, gli spazi aerei nei loro polmoni si erano riempiti di liquido, generalmente pus, sangue o acqua. I pazienti con Covid-19 hanno mostrato sacche piene di liquidi o muco nei polmoni, che possono peggiorare progressivamente con lo sviluppo della malattia.
Lo studio ha anche scoperto che i vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore ai polmoni per ossigenarsi si stavano allargando. Questa condizione, nota come ipertrofia, riduce lo spazio per l'aria, causando difficoltร  respiratorie e problemi respiratori. E' probabile che questo segno sia correlato all'iperemia - eccesso di sangue nei vasi polmonari - causato dall'infezione virale. "I modelli polmonari in entrambi i pazienti sono caratterizzati da ipertrofia dei vasi polmonari, che sono aumentati di dimensioni, in particolare nelle aree con danno interstiziale piรน pronunciato", spiegano i ricercatori. Questa nuova evidenza radiologica suggerisce un diverso modello di coinvolgimento polmonare rispetto a quelli osservati nelle altre infezioni note gravi causate da coronavirus (Sars e Mers). I ricercatori affermano che i loro risultati concordano con quelli precedenti, ma la presenza di infiltrati polmonari - una sostanza anormale che si accumula gradualmente all'interno delle cellule o dei tessuti corporei - potrebbe descrivere un predittore precoce della compromissione polmonare.


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DiaSorin รจ una realtร  italiana, leader nelle biotecnologie. L'azienda ha annunciato di aver completato gli studi per lo sviluppo di un test molecolare per l'identificazione rapida del nuovo coronavirus SARS-CoV-2, presso l'Ospedale Spallanzani di Roma ed il Policlinico San Matteo di Pavia.
Il test consente di identificare il coronavirus entro sessanta minuti rispetto alle 5-7 ore necessarie con altre metodologie. Il test sarร  commercializzato con marchio Ce in Europa e sarร  presentato entro la fine di marzo 2020 alla Fda Eua.
Questa tecnologia potrebbe aiutare notevolmente gli Ospedali a decentralizzare i test per la diagnosi del Coronavirus e contribuire ad un significativo miglioramento dell'attuale processo di ricovero dei pazienti potenzialmente contagiosi.
ll test di DiaSorin seguirร  il protocollo raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanitร  che mira ad analizzare diverse regioni del genoma virale per ridurre al minimo l'impatto di possibili mutazioni future.
"Abbiamo analizzato oltre 150 sequenze virali pubblicate oggi nel database mondiale delle banche genetiche e disegnato un test destinato a rilevare tutte le varianti attualmente conosciute del Coronavirus COVID-19" ha spiegato Giulia Minnucci, della
DiaSorin.

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I ricercatori hanno scoperto che una proteina del virus, nota come proteina spike, รจ in grado di legarsi meglio alla proteina ACE2 nell'uomo rispetto al virus responsabile dell'epidemia di SARS nel 2003. La proteina ACE2 รจ un enzima che svolge un ruolo nel convertire un ormone chiamato angiotensina in uno stato attivo, consentendole di restringere i vasi sanguigni e quindi controllare la pressione sanguigna. Si trova nel cuore, nell'intestino, nei reni e, soprattutto nei polmoni. Precedenti lavori hanno dimostrato che questa proteina รจ inizialmente bersaglio di numerosi virus come il coronavirus SARS. Il motivo per cui svolge un ruolo cosรฌ importante nelle infezioni virali รจ perchรฉ aiuta anche a trasportare gli amminoacidi attraverso le membrane cellulari. 

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Ventimila tamponi al giorno e un'app che avverte chi si trova a 100 metri da dove รจ passato un contagiato.

Tecnologia, test a tappeto e le lezioni apprese dal recente passato sono le armi utilizzate dalla Corea del Sud per contenere il coronavirus e allontanarsi dal picco di contagi raggiunto il 29 febbraio scorso, quando ne registrรฒ 909.
La Corea del Sud รจ stato tra i primi Paesi a registrare casi accertati di persone contagiate, dopo la Cina, ma รจ riuscita a contenere l'epidemia fino al mese scorso quando la diffusione del contagio a Daegu, tra i seguaci della setta religiosa Shincheonji, fece impennare i dati nazionali.
La situazione appare in miglioramento: i 110 nuovi casi registrati ieri sono il migliore risultato da oltre due settimane.
Anche durante il picco di contagi di fine febbraio, la Corea del Sud non ha attuato le misure restrittive adottate dalla Cina, che ha imposto un cordone sanitario attorno a Wuhan, all'interno del quale sono bloccate 56 milioni di persone.
Seul sta affrontando il coronavirus facendo tesoro della lezione appresa dall'epidemia di Mers (la Sindrome Respiratoria del Medio Oriente) del 2015, quando morirono 36 persone nel Paese, mettendo in atto un massiccio programma di test, con il piรน alto numero di tamponi pro-capite a livello mondiale.
Circa ventimila persone al giorno vengono testate e il controllo a ritmo continuo รจ l'arma che puรฒ contenere il contagio e probabilmente anche salvare vite umane: il tasso di mortalitร  รจ dello 0,7%, contro il 3,4% a livello globale, secondo le stime dell'Oms.
La gestione dell'epidemia passa anche attraverso l'uso di dati elettronici, che aiutano gli ospedali a gestire al meglio le emergenze: chi รจ risultato positivo la test viene messo in auto-quarantena e monitorato attraverso le app, fino a quando non si rende disponibile un posto letto in un ospedale.
La app che monitora i contagiati
L'apporto della tecnologia รจ apparso evidente a fine febbraio, quando si รจ registrato un boom di download di una app, Corona 100m, che lancia un alert agli utenti che si trovano in un raggio di cento metri da luoghi visitati da persone che hanno contratto il virus: negli ultimi giorni del mese scorso si registravano ventimila installazioni all'ora, ha dichiarato alla Cnn uno degli sviluppatori, Bae Won-seok.
Il sistema sudcoreano non รจ privo di pecche: a fronte di 209 mila persone negative al test, altre 18 mila sono in attesa di conoscere i risultati, in un momento in cui il Paese asiatico soffre di una carenza di mascherine protettive. Nelle parole dei funzionari di Seul traspare un certo orgoglio per la risposta data all'epidemia, ma la paura non รจ ancora passata: il cluster di contagi a Seul ha destato nuovi allarmi, proprio mentre si stava facendo strada l'idea che il peggio potesse essere ormai alle spalle.
Il sindaco della capitale, Park Won-soon, ha promesso una risposta decisa al risorgere dell'epidemia, e l'aumento dei contagi รจ giร  in rallentamento, ma l'emergenza non รจ terminata. "Ci sembra di avere estinto un grosso incendio, ma non possiamo abbassare la guardia", ha dichiarato Park.

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Una delle peggiori epidemie al mondo fu l'influenza spagnola del 1918. Ora, l'attuale epidemia di coronavirus (COVID-19) viene confrontata con l'influenza spagnola che ha devastato il mondo piรน di un secolo fa.
La pandemia dell' influenza del 1918, la prima delle due pandemie che hanno coinvolto il virus dell'influenza H1N1, ha infettato 500 milioni di persone in tutto il mondo e le stime suggeriscono che abbia ucciso tra 17 e 50 milioni di persone.

Nel frattempo, l'attuale focolaio del coronavirus SARS-COV-2 ha finora causato la morte di 4.000 persone e ha infettato 145.000 persone in tutto il mondo al momento della stesura di questo articolo. I casi COVID-19 sono in costante aumento, con oltre 100 paesi interessati. Cina, Corea del Sud, Italia e Iran hanno il maggior numero di casi.

Come si confronta il coronavirus SARS-COV-2 con l'influenza spagnola?
La polmonite รจ l'assassino comune. Entrambe le infezioni possono portare alla polmonite, che รจ stata la causa di molti decessi per COVID-19. Il tipo di polmonite in COVID-19 รจ simile a quello dell'influenza spagnola del 1918. Tuttavia, il tasso di mortalitร  per COVID-19 รจ molte volte inferiore a quello dell'influenza spagnola del 1918. L'influenza spagnola e COVID-19 sono entrambe malattie respiratorie infettive, che condividono alcuni sintomi. Entrambe le infezioni causano febbre, tosse e talvolta dolori muscolari.

COVID-19 minaccia gli anziani e le persone immunocompromesse
COVID-19 di solito prende di mira le persone con sistema immunitario indebolito. Le persone anziane e quelle con sistema immunitario compromesso costituiscono la maggior parte delle persone che sono morte a causa della malattia.
I giovani adulti, adolescenti e bambini possono riscontrare o contrarre l'infezione, ma presentano sintomi piรน lievi o, in alcuni casi, nessun sintomo.. Dall'altra parte, la pandemia di influenza spagnola nel 1918 ha avuto una mortalitร  per adulti insolitamente alta ed ha colpito persone giovani che stavano bene e in salute. Un gruppo di ricercatori, recuperando il virus dai corpi delle vittime congelate, ha scoperto che la trasfezione negli animali causava una rapida insufficienza respiratoria progressiva e la morte attraverso una tempesta di citochine (una reazione eccessiva del sistema immunitario dell'organismo). Si รจ quindi ritenuto che nei giovani adulti l'elevata mortalitร  fosse legata alle forti reazioni immunitarie; mentre la probabilitร  di sopravvivenza sarebbe stata piรน elevata in soggetti con sistema immunitario piรน debole, come bambini ed anziani.

La diffusione dell'influenza spagnola รจ stata piรน graduale in quanto il trasporto aereo era ancora un nuovo modo di viaggiare un secolo fa. Il virus si diffuse per ferrovia e via mare anzichรฉ per via aerea. Gli storici hanno legato la diffusione dell'influenza spagnola alle truppe che combattevano nella prima guerra mondiale.
Alcuni posti riuscirono a tenere a bada il virus nel 1918 con metodi tradizionali ed efficaci, come la chiusura di scuole, il divieto di riunioni pubbliche e il blocco dei villaggi, misure adottate oggi nella cittร  di Wuhan, nella provincia di Hubei, in Cina, dove l'epidemia di coronavirus รจ iniziata.
L'influenza spagnola รจ durata due anni e nell'autunno del 1918 si รจ verificata la grande maggioranza di morti, mentre la seconda ondata dell'epidemia รจ stata causata da un virus mutato diffuso da un movimento di truppe in tempo di guerra.


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Tra poche settimane, se tutto andrร  bene, scatteranno i primi test sull'uomo. Poi, per avere il vaccino contro il nuovo coronavirus.
Insomma i tempi non sono brevi ma neppure lunghi come ritenevano in un primo momento. Questo รจ quanto emerge dai laboratori di Ness Ziona, vicino a Tel Aviv, in Israele, dove i ricercatori stanno lavorando per ottenere un antidoto che risulterebbe vitale all'intero pianeta.
Il team di esperti ha dichiarato che gli studi vanno avanti giorno e notte. E cosรฌ, mentre in Italia si affronta l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19 all'interno dei reparti di malattie infettive e nelle terapie intensive, in Israele gli scienziati sono in prima linea nei laboratori.
"Abbiamo scoperto quasi per caso che il coronavirus ha una struttura molto simile a quella di un altro virus che stavamo studiando - hanno spiegato i ricercatori - per questo possiamo dire di essere giร  a un buon punto. Ora abbiamo bisogno ancora di un paio di settimane per iniziare a testarlo sull'uomo e in un paio di mesi potrebbe essere giร  pronto".
Il processo di sviluppo,perรฒ, necessita di test ed esperimenti che potrebbero durare mesi prima che il vaccino sia ritenuto efficace e sicuro per essere utilizzato sull'uomo.


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Come la Cina ha vinto contro il virus

L'epidemia parte in Cina, che quindi puรฒ essere considerata il "paziente zero" di tutta questa storia. A rigore avrebbe dovuto finire all'indice del mondo intero, ma invece il suo gruppo dirigente riesce (con metodi di cui noi conosciamo poco o nulla) a trasformare una "colpa" in una cavalcata trionfale, al punto che oggi (tanto per fare qualche esempio si legga l'intervista di Urbano Cairo a Salvatore Merlo per Il Foglio oppure si guardi alle parole pronunciate in queste ore dai governatori Fontana e Zaia) il "modello cinese" รจ considerato l'unico in grado di arginare il virus.
 Pechino ha messo in campo un piano eccezionale d'intervento mostrando al mondo intero di disporre del potere assoluto (fino a quello di vita e morte) sui propri cittadini e sulle loro relazioni sociali, economiche e familiari. Quei pochi che hanno tentato di disturbare "il manovratore" (ad esempio quei medici che hanno parlato del virus attraverso i social prima del tempo) sono stati zittiti e posti in condizioni di non nuocere, spesso con metodi fuori da ogni circuito democratico. Quindi il potere imperiale e comunista (di nuovo conio) del Presidente Xi Jinping si รจ dispiegato in tutta la sua potenza, consentendogli di annunciare la fine dell'emergenza (ieri, 9 marzo) mentre nel mondo (Washington compresa) si arranca tra incertezza, sarcasmo e paura.

La Cina ha mostrato di non essere come la Russia. Per l'ennesima volta infatti il partito a Pechino non ha scelto la stessa linea di Mosca (negare l'esistenza del problema), ma ha invece messo in campo una impressionante strategia di reazione, in grado (come effetto collaterale ma di primaria importanza) di spiegare a tutto il mondo che i nuovi miliardari autoctoni possono certamente diventare molto ricchi (Jack Ma in testa) ma nel momento della crisi diventano dei pigmei di fronte all'esibizione di forza del partito e di tutte le strutture dello Stato (polizia, militari, sanitari e cosรฌ via). Insomma la Cina non รจ un Paese dominato dagli oligarchi e non intende diventarlo.

La battaglia contro il Coronavirus si รจ combattuta con ampio utilizzo di tecnologia e big data, facendo scempio di ogni elementare diritto di privacy dei cittadini. Controllo degli spostamenti attraverso smartphone e compagnie telefoniche, utilizzo delle informazioni presenti su chat e social network, caschi indossati dai militari in grado di riconoscere i volti anche in presenza della mascherina e dotati di dispositivi per rilevare immediatamente la temperatura, robot in giro per le strade con funzione di monitoraggio sociale, telecamere piazzate ovunque, banche dati delle carte di credito a disposizione per incrociare dati sensibili. Tutto รจ stato usato per sconfiggere il Virus, tutto รจ nelle mani dello Stato (che d'ora in poi potrร  farne ciรฒ che vuole).

La vittoria cinese รจ culturale, perchรฉ tutto il mondo sta guardando a Pechino per capire come risolvere il problema. La Cina, potenzialmente l'untore del pianeta, รจ diventata la soluzione del problema, grazie a un poderoso cocktail di "soft e hard power", che verrร  certamente buono anche per altri usi. Il Coronavirus, in fondo, รจ stata solo una monumentale prova generale.


Un farmaco promettente contro il Covid-19

La Roche decide di distribuire gratis il medicinale contro l'artrite reumatoide, testato in Cina e ora in Italia, che sembra migliorare le condizioni polmonari dei pazienti con COVID-19.

La casa farmaceutica Roche ha annunciato che fornirร , "gratuitamente per il periodo dell'emergenza" legata all'epidemia di coronavirus, il Tocilizumab a tutte le Regioni che ne faranno richiesta. Si tratta dell'ormai famoso farmaco attualmente impiegato per il trattamento dell'artrite reumatoide (non ancora indicato per il trattamento della polmonite da Covid-19), ma sul quale la comunitร  scientifica sta puntando molto dopo l'inserimento nelle linee guida cinesi. L'azienda ha inoltre manifestato all'Aifa la disponibilitร  ad avviare uno studio clinico sull'efficacia e sicurezza di tocilizumab anche in questi pazienti.

NUOVE SPERANZE. Si tratta di un farmaco che contrasta la reazione eccessiva del sistema immunitario, all'origine di alcune delle piรน gravi complicanze del COVID-19 e che in questi giorni sembra offrire speranze ai pazienti con polmonite da nuovo coronavirus. Oltre che nella terapia contro l'artrite reumatoide, il medicinale viene impiegato anche per trattare la sindrome da rilascio di citochine, un effetto collaterale della terapia antitumorale CAR-T che consiste in un massiccio rilascio di molecole infiammatorie in risposta alle cellule immunitarie usate nel trattamento.

CURA DEL SINTOMO. La polmonite causata dal coronavirus SARS-CoV-2, il sintomo piรน grave che in alcuni casi porta i pazienti in rianimazione, comporta un massiccio rilascio nelle vie respiratorie profonde di interleuchina-6, una molecola della classe delle citochine prodotta dall'organismo in risposta a danni dei tessuti. Conoscendo l'azione del tocilizumab nel contrasto della tempesta di citochine, i medici cinesi in prima linea nell'epidemia hanno trattato con il farmaco 21 pazienti, portandoli a un miglioramento nelle prime 24-48 ore.

Gli stessi risultati incoraggianti si stanno osservando in Italia su almeno otto pazienti con COVID-19 in cura a Napoli da un team coordinato da Paolo Ascierto, direttore SC Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative INT Pascale. Il farmaco riduce la risposta infiammatoria innescata dall'interleuchina-6 e con essa la sofferenza respiratoria dei malati. In poche parole sembra poter trattare con successo la polmonite da COVID-19 (ma non elimina il virus, contro il quale si stanno testando altri farmaci antivirali).

COLLABORAZIONE SCIENTIFICA. Altri malati sarebbero giร  stati trattati con il farmaco e Bergamo, Fano e Milano, e ora si attende dall'Agenzia Italiana del farmaco un protocollo nazionale: l'AIFA avrebbe giร  comunque avviato un iter veloce per approvare l'uso negli ospedali dei farmaci efficaci contro il COVID-19. In Cina si sta testando il farmaco anche in una sperimentazione clinica piรน ampia con 188 pazienti, che dovrebbe concludersi il 10 maggio: i medici italiani auspicano alla creazione di un ponte di ricerca con i colleghi cinesi, in modo che i dati sull'utilizzo del farmaco vengano condivisi e analizzati in uno studio multicentrico internazionale.


L'Organizzazione mondiale della sanitร : "Il Coronavirus รจ una pandemia"

Ghebreyesus ha sottolineato che si tratta della "prima pandemia causata da un coronavirus". Nei prossimi mesi, ha aggiunto il direttore generale dell'Oms, "ci aspettiamo di vedere i numeri di casi, di morti e il numero di Paesi affetti salire ancora di piรน. L'Oms ha valutato questa epidemia giorno dopo giorno e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravitร , sia dai livelli allarmanti di inazione".
"Siamo in questa situazione assieme e abbiamo bisogno di agire con calma per fare la cosa piรน giusta", ha affermato. Il direttore generale ha ringraziato l'Italia, la Corea del Sud e l'Iran per le misure adottate. "Siamo incoraggiati dalle misure aggressive adottate dall'Italia, speriamo che abbiano effetti nei prossimi giorni", ha concluso Ghebreyesus. 


Coronavirus, due studi Lancet: "In autunno rischio di nuovi focolai, continuare con il distanziamento sociale"

Se le misure di distanziamento sociale vengono allentate dopo pochi mesi per dare respiro all'economia, il rischio รจ che si ripresentino nuovi picchi di contagio in autunno.

L'isolamento attuato dallo Stato Italia e imposto a tutti i cittadini non รจ superfluo: come dimostrano le evidenze scientifiche i nuovi focolai epidemici da coronavirus possono essere domati in meno di tre mesi se i malati vengono isolati tempestivamente e se i casi 'nascosti' vengono scoperti tracciando in maniera efficace i contatti dei contagiati.

Tuttavia bisogna mantenere una guardia alta anche a livello nazionale, in quanto allentare precocemente le misure di distanziamento sociale potrebbe portare a nuovo picco di contagi in autunno. Lo indicano due studi indipendenti pubblicati sulla rivista The Lancet.

Il primo, coordinato da Rosalind M. Eggo della Scuola di igiene e medicina tropicale di Londra, utilizza un modello matematico per valutare la fattibilitร  del controllo dei nuovi focolai di Covid-19: si evidenzia che al fine di domarli, bisognerebbe tener traccia di almeno il 70% dei contatti degli contagiati. Se tale numero si riduce, si ridurranno le probabilitร  di successo: questo avverrร  anche nel caso in cui l'isolamento venga attuato tardivamente dall'insorgenza dei sintomi o nel caso in cui sia particolarmente rilevante la trasmissione del virus da parte di persone asintomatiche.

Sottolineano quindi che se le misure di distanziamento sociale vengono allentate dopo pochi mesi per dare respiro all'economia, il rischio รจ che si ripresentino nuovi picchi di contagio in autunno. "Decisioni difficili attendono i governi", scrivono gli autori dello studio. "La risposta dei singoli individui alle raccomandazioni per prevenire la trasmissione del contagio sarร  importante quanto le azioni del governo, se non di piรน. Le strategie comunicative del governo per informare i cittadini sui modi per evitare l'infezione sono vitali, al pari degli aiuti straordinari per gestire il calo dell'economia".


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Le misure di contenimento contro il coronavirus potrebbero durare a lungo perchรฉ il picco dei contagi non รจ dietro l'angolo: secondo una prima previsione teorica potrebbe arrivare a metร  aprile in Lombardia, con ondate successive nelle altre regioni. Lo indica il modello sviluppato per la pandemia influenzale del 2009 e applicato alla Covid-19 da Stefania Salmaso, l'epidemiologa che allora era a capo del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell'Istituto superiore di sanitร  (Iss).

Il modello della pandemia del 2009 presupponeva, nel peggiore degli scenari, che ogni persona infetta potesse contagiarne due (il famoso parametro Ro pari a 2): in questo caso l'infezione sarebbe sbarcata in Italia dopo 37 giorni dal primo caso mondiale attraverso i principali aeroporti internazionali e, senza misure di contenimento, avrebbe raggiunto il picco dopo 90 giorni. "Se guardiamo la situazione di Covid-19 in Lombardia, i primi casi sono del 21 febbraio, per cui si risale facilmente a metร  gennaio come data di prima introduzione del virus", spiega Salmaso. "Considerando che ogni persona con coronavirus ne infetta in media 2,6, nel modello i tempi si accorciano in modo proporzionale, collocando una verosimile data di introduzione verso la fine del mese di gennaio. Di conseguenza anche il picco viene raggiunto prima, verso la metร  di aprile".

Difficile dire in che modo questa previsione teorica risentirร  delle attuali misure di contenimento, sempre piรน stringenti. "Speriamo che possano rallentare la curva epidemica nel resto del Paese - sottolinea l'esperta - mentre รจ piรน difficile prevedere l'impatto all'interno delle zone rosse, anche perchรฉ ci sono ancora molte incognite relative ai parametri biologici del virus". Di certo i dati che iniziano ad arrivare dalla Cina sono incoraggianti: "l'isolamento prolungato per settimane di oltre 60 milioni di persone sembra aver ridotto l'indice di contagiositร  sotto il valore soglia oltre il quale l'epidemia si estingue", conclude Salmaso.


Coronavirus, Xi Jinping a Wuhan si intesta la vittoria: la regione pronta alla riapertura

Ieri la Cina ha registrato appena 19 nuovi contagi, il minimo da quando la autoritร  hanno iniziato a conteggiarli, di cui 17 all'interno dello Hubei.

Per la prima volta da quando la "guerra del popolo" contro il virus รจ iniziata, il comandante in capo Xi Jinping si fa vedere al fronte. Martedรฌ mattina il segretario generale del Partito comunista e presidente cinese รจ arrivato a Wuhan, lรฌ dove tutto รจ iniziato, per una ispezione alle misure di contenimento messe in campo nella cittร , in quarantena dal 23 gennaio. 

Il 7 febbraio scorso infatti a Wuhan moriva Li Wenliang, il dottore che per primo aveva messo in guardia sul rischio del virus, ma era stato messo a tacere dalle autoritร . Il suo decesso, simbolo delle sottovalutazioni e dei silenzi dei funzionari comunisti, aveva provocato un'ondata di sdegno tale da mettere addirittura in dubbio la soliditร  del regime. Da quel momento Pechino ha cercato di scaricare la responsabilitร  sui leader locali, puniti e sostituiti, mentre le misure di contenimento a Wuhan sono state ulteriormente rafforzate, imponendo ai cittadini l'isolamento domestico. Ora che i risultati si vedono, che gli ospedali temporanei costruiti per affrontate l'emergenza vengono chiusi perchรฉ non servono piรน, Xi arriva per intestarsi la grande vittoria. Il fronte del contenimento del virus al momento non passa piรน dalla Cina, ma da Corea del Sud, Europa, Italia, Stati Uniti. 

Il fatto che il "leader del popolo" si sia esposto in prima persona a Wuhan รจ un segno che la leadership considera il contenimento dell'epidemia a portata di mano. La propaganda esalta il risultato ottenuto sotto la guida di Xi e del Partito, sostenuta dai numeri ufficiali: ieri la Cina ha registrato appena 19 nuovi contagi, il minimo da quando la autoritร  hanno iniziato a conteggiarli, di cui 17 all'interno dello Hubei. Anche la provincia rossa, simbolo della tragedia e del sacrificio del Paese, si appresta a riaprire.
รˆ un clamoroso rovesciamento, avvenuto in poco piรน di un mese. Il 7 febbraio scorso infatti a Wuhan moriva Li Wenliang, il dottore che per primo aveva messo in guardia sul rischio del virus, ma era stato messo a tacere dalle autoritร . Il suo decesso, simbolo delle sottovalutazioni e dei silenzi dei funzionari comunisti, aveva provocato un'ondata di sdegno tale da mettere addirittura in dubbio la soliditร  del regime. Da quel momento Pechino ha cercato di scaricare la responsabilitร  sui leader locali, puniti e sostituiti, mentre le misure di contenimento a Wuhan sono state ulteriormente rafforzate, imponendo ai cittadini l'isolamento domestico. Ora che i risultati si vedono, che gli ospedali temporanei costruiti per affrontate l'emergenza vengono chiusi perchรฉ non servono piรน, Xi arriva per intestarsi la grande vittoria. Il fronte del contenimento del virus al momento non passa piรน dalla Cina, ma da Corea del Sud, Europa, Italia, Stati Uniti.

Da domani lo Hubei e Wuhan dovrebbero iniziare a uscire dalla quarantena. Per la prima volta dopo settimane i cittadini potrebbero essere lasciati uscire di casa, mentre le contee saranno divise sulla base dei livelli di rischio e in quelle che non registrano nuovi casi sarร  permesso alle aziende di riaprire, anche se il ritorno alla piena normalitร , come nel resto della Cina, richiederร  molto tempo. Non รจ ancora chiaro quando verranno riaperti i trasporti da e per la provincia, il grande aeroporto di Wuhan sta addestrando il personale, ma la cautela sarร  massima per evitare che il contagio torni a diffondersi nel resto del Paese.
La flessione dell'epidemia, favorita da misure di blocco senza precedenti, costosissime per l'economia del Dragone, fatte rispettare con il pugno di ferro, ma elogiate anche dell'Organizzazione mondiale della sanitร , permette ora alla propaganda di esaltare il "modello cinese", distogliendo l'attenzione dagli errori iniziali nella gestione della crisi. Quegli errori sono chiari, anche agli occhi dei cittadini cinesi, ma le difficoltร  e i colpevoli ritardi che a sua volta il resto del mondo sta mostrando nel fronteggiare il virus forniscono ottimi argomenti al regime. Il viaggio trionfale di Xi Jinping a Wuhan ne รจ la prova.


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Le conclusioni di uno studio pubblicato su una rivista di Medicina ripreso dal South China Morning Post. Sono tanti i fattori che influiscono sulle modalitร  di contagio e i dati hanno bisogno di ulteriori studi per essere verificati.
Il coronavirus potrebbe rimanere nell'aria per almeno trenta minuti e coprire una distanza di circa 4,5 metri in ambienti chiusi, come ad esempio un piccolo autobus, molto piรน di quelle di sicurezza di uno o due metri raccomandate dalle autoritร  sanitarie in varie parti del mondo. A sostenerlo uno studio di epidemiologi cinesi, pubblicato dalla rivista scientifica Practical Preventive Medicine e citato dal South China Morning Post, secondo cui il coronavirus, come giร  emerso nelle scorse settimane da altre ricerche, puรฒ rimanere per giorni sulle superfici, aumentando il rischio di contrarlo per chi le tocca.
Va detto che i dati che emergono da quest'analisi hanno bisogno di ulteriori studi per essere verificati. I ricercatori cinesi segnalano che la permanenza sulle superfici รจ soggetta a fattori variabili, come il tipo di superficie e la temperatura: a 37 gradi centigradi, il virus puรฒ resistere fino a due o tre giorni, su vetro, metallo, plastica, carta e tessuti, spiegano gli epidemiologi della provincia dello Hunan dopo le indagini su un cluster di contagi. Secondo lo studio, poi, il coronavirus puรฒ sopravvivere piรน di cinque giorni nelle feci o nei liquidi corporei.
A essere a rischio contagio sono gli ambienti chiusi e piccoli. "Si puรฒ confermare che in un ambiente chiuso con aria condizionata, la distanza di trasmissione del nuovo coronavirus eccederร  la comunemente riconosciuta distanza sicura", scrivono gli studiosi guidati dall'epidemiologo Hu Shixiong, in una ricerca pubblicata dalla rivista scientifica Practical Preventive Medicine, prendendo come situazione di esempio quella di un autobus per dimostrare la permanenza del virus sul mezzo pubblico anche quando la persona contagiata รจ scesa.
Lo studio ha esaminato un gruppo di casi risalenti al 22 gennaio scorso, pochi giorni prima dell'inizio del capodanno lunare e quando l'epidemia non era ancora riconosciuta come un'emergenza nazionale in Cina. Un passeggero che giร  avvertiva i sintomi della malattia, identificato come "A", รจ salito su un autobus a lunga percorrenza di 48 posti al completo, sedendosi in penultima fila, senza mascherina per coprire il volto. In base alle immagini delle telecamere a circuito chiuso (obbligatorie in Cina) l'uomo non ha avuto interazioni con altri passeggeri durante tutto il viaggio, durato quattro ore. Il coronavirus ha perรฒ fatto in tempo a posarsi su sette altri passeggeri prima che A scendesse dal mezzo, secondo i risultati dei ricercatori, tra cui alcuni che stavano sei file piรน avanti del "paziente zero", a una distanza stimata, appunto, in circa 4,5 metri.
Circa mezz'ora dopo la fine della corsa, un altro gruppo di persone รจ salito sull'autobus e uno di loro che non indossava la mascherina รจ rimasto contagiato, si pensa a causa di particelle inalate dal gruppo di passeggeri seduti in precedenza. Il paziente preso in considerazione รจ, invece, salito su un altro minibus contagiando, in un'ora, altre due persone, una delle quali si trovava a una distanza di circa 4,5 metri. In base allo studio, รจ infine emerso che nessuna delle persone che portavano una maschera per coprire il volto mentre viaggiavano assieme al paziente zero ha contratto il coronavirus. Nonostante rimangano ancora interrogativi aperti sullo studio - come per esempio il fatto che la persona seduta al fianco di A non abbia contratto il coronavirus, pur avendo l'esposizione piรน alta - la conclusione dei ricercatori รจ quella di indossare la mascherine quando si prendono i mezzi pubblici, comprese metropolitane e aerei, e "ridurre al minimo il contatto tra le mani e le aree pubbliche, ed evitare di toccare la faccia prima di averle pulite".


 Secondo l'infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano Massimo Galli la circolazione del virus potrebbe essere precedente al blocco dei voli dalla Cina.


Il governo mette in quarantena Lombardia e 14 province

Un nuovo provvedimento del governo stabilisce una zona "arancione" con misure piรน rigorose. Spostamenti bloccati, permessi solo in caso di emergenza.

Nell'articolo 1 del nuovo decreto del governo, fimato alle 3.20 di questa notte e pubblicato oggi alle 13 in Gazzetta ufficiale, compare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 14 province, e l'estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna. Nel dettaglio, le province diventate "zona arancione" sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria. Tutte le nuove disposizioni sono valide dall'8 marzo fino al 3 aprile.

"Sarร  consentito il rientro al proprio domicilio", ha sottolineato, "ma non possiamo piรน permetterci nelle aree previste dal decreto forme di aggregazione". "D'ora in poi chi avrร  febbre da piรน di 37,5 gradi centigradi e infezioni respiratorie รจ fortemente raccomandato di restar presso proprio domicilio, a prescindere che siano positivi o no. Contattino il medico curante", ha spiegato Conte.

Sono sospese in tutta Italia, ha precisato Conte, manifestazioni, eventi, spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali, in qualsiasi luogo, pubblico o privato. E poi le attivitร  di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con sanzione della sospensione dell'attivitร  in caso di violazione. Sospesa l'apertura dei musei e degli altri istituti di cultura. "Le forze di polizia - ha poi sottolineato il premier - saranno legittimate a chiedere conto ai cittadini che si muovono sui territori interessati dalle nuove norme per il contenimento del Coronavirus: รจ un divieto non assoluto di muoversi ma la necessitร  di motivarlo sulla base di specifiche indicazioni. รˆ insomma una ridotta mobilitร ".

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite di Mezz'ora in piรน ha chiarito: "Sono anche per avere un pugno duro rispetto ad atteggiamenti che non sono tollerabili. Per esempio persone che risultano positive che se ne vanno in giro. Io sono perchรฉ le istituzioni abbiamo un pugno molto duro". E ha aggiunto: "Il virus non รจ uno scherzo, abbiamo bisogno di comportamenti corretti dappertutto". 


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L'OMS pronta a dichiarare la pandemia

L'Oms si prepara alla pandemia: "Il virus non si puรฒ fermare"
Attesi i dati da Africa e America Latina, ยซpoi pronti ad annunciarlaยป

L'Organizzazione mondiale della sanitร  รจ pronta a pronunciare la parola fino ad oggi impronunciabile: pandemia. Che significa dire ai singoli Stati di fare un passo indietro ed eseguire i piani dell'Oms per impedire che il virus dilaghi. Misure che possono andare dallo stop alle attivitร  produttive ai limiti alla circolazione anche via terra e che potrebbero essere applicate in primis nel nostro Paese, che ha il maggior numero di casi dopo Cina e Corea del Sud.
Entro 7, massimo 10 giorni, dalla sede di Ginevra l'Oms proclamerร  lo ยซstato pandemicoยป. ยซIl tempo di avere dati consolidati anche dall'Africa e dall'America Latinaยป,
Del resto per i Centri statunitensi per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) il Covid-19 presenta giร  due dei criteri per definirsi pandemia: si diffonde tra le persone e puรฒ essere mortale. Il terzo, la sua ยซdiffusione su scala mondialeยป, sarร  appunto raggiunto a breve, quando arriveranno dati certi sui primi focolai africani e sudamericani.


Sars-Cov-2, Il primo europeo contagiato รจ stato un tedesco

Coronavirus, in Germania a gennaio il primo contagiato europeo: "Da lui l'infezione fino in Italia".

Un uomo di 33 anni di Monaco, in Germania, potrebbe essere il primo europeo ad aver contratto l'infezione del nuovo SarsCov2 e ad averla trasmessa. L'uomo ha manifestato sintomi respiratori e febbre alta il 24 gennaio. I sintomi sono migliorati e il 27 gennaio รจ tornato al lavoro. Il 20 e il 21 gennaio aveva partecipato a un meeting in cui era presente una collega di Shanghai, che รจ rimasta in Germania dal 19 al 22 gennaio senza accusare alcun disturbo.
Secondo una mappa genetica pubblicata sul sito Netxstrain, che ricostruisce una sorta di albero genealogico del virus, il focolaio tedesco potrebbe avere alimentato silenziosamente la catena di contagi al punto da essere collegato a molti casi in Europa e in Italia. Analizzando il percorso e le mutazioni genetiche del coronavirus, gli studiosi hanno rilevato che รจ entrato in Europa piรน volte.
Il paziente 1 di Monaco aveva mostrato i primi sintomi il 24 gennaio, dopo aver incontrato una collega proveniente da Shangai, poi risultata positiva. Nei quattro giorni seguenti sono risultati positivi anche molti dipendenti della stessa azienda tedesca.

Sebbene la sede dell'azienda fosse stata chiusa dopo la comparsa dei primi casi, i ricercatori ritengono che il focolaio di Monaco possa essere collegato a una buona parte dell'epidemia in Europa, compresa l'Italia. "Il messaggio importante - rileva Bedford - รจ che il fatto che un focolaio sia stati identificato e contenuto non significa che questo caso non abbia continuato ad alimentare una catena di trasmissione che non รจ stata rilevata finchรฉ non รจ cresciuta al punto da avere dimensioni consistenti".
La donna ha perรฒ cominciato a stare male durante il volo di ritorno in Cina, dove รจ stata trovata positiva al virus 2019-nCov il 26 gennaio. Il 27 ha informato i partner tedeschi delle propria positivitร  e in Germania sono iniziati i test sui colleghi che l'avevano incontrata, fra cui l'uomo di 33 anni, che รจ stato trovato positivo al virus sebbene ormai asintomatico. Il 28 gennaio sono stati trovati positivi altri tre impiegati della stessa compagnia, che avevano avuto contatti con l'uomo quando era asintomatico.

"รˆ da notare - scrivono gli autori della comunicazione - che l'infezione sembra essere stata trasmessa durante il periodo di incubazione, quando i sintomi erano lievi e non specifici" e aggiungono: "In questo contesto il fatto che il virus sia stato trovato in quantitร  rilevanti nell'espettorato dell'uomo anche nel suo periodo di convalescenza pone il problema della trasmissibilitร  del virus anche dopo il termine dei sintomi, sebbene tale carica virale rilevata con il test sia ancora da confermare attraverso
Il fatto che la viremia possa essere presente anche dopo la scomparsa dei sintomi era giร  noto" conferma Walter Ricciardi, rappresentante del Comitato esecutivo dell'Organizzazione Mondiale della Sanitร  (Oms) e consigliere del ministro Speranza. "e ci deve indurre alla sorveglianza dei pazienti dimessi dopo ospedalizzazione, ai quali รจ consigliabile fare un tampone anche dopo le dimissioni"

Vittorio Piccoli- Blog scientifico
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